Buon compleanno al "satiro" Orazio.
di Vincenzo Giaculli
Nacque l’8 dicembre del 65 a.c. presso Venosa sul Vulture, al confine con la Lucania.
Così disse di se stesso Orazio nelle Odi, (libro I II III),
nelle Satire (libro I II IV)
e nelle Epistule (libro I II),
ma ce ne parla anche Svetonio ne «Vitae Horatii» .
La poetica e la filosofia di Orazio dopo 2086 anni è di una attualità e modernità sorprendente, per questo ha molto successo
"Carpe diem"
Secondo il nostro poeta Orazio, convinto epicureo, il tempo scorre inarrestabile e la vita è breve.
L’uomo non può conoscere il futuro,
che resta imperscrutabile e non può neanche determinarlo.
Nell’impossibilità di fermare il suo flusso continuo e di opporsi alla morte,
l’uomo deve afferrare l’attimo,
sottraendosi almeno per un istante alla fuga del tempo.
Il presente è l’unica cosa su cui l’uomo può esercitare la propria volontà, agendo e godendo dell’attimo.
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