La mia Venosa

Descrivo in queste pagine la mia cittร , la mia Venosa.
Narro la Venosa che a me piace.
La Venosa storica e culturale; quella ricca di tradizioni e di valori.
Parlo della Venosa nella quale mi riconosco e nella quale sono cresciuto.
Questa รจ la Venosa che voglio cantare.

sabato 16 aprile 2022

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Di Vincenzo Giaculli
All’interno della Cattedrale di Venosa (PZ) vi sono molte opere pittoriche di notevole pregio e di valore artistico, alcune anche firmate da autori importanti come Carlo Maratta, altre opere meno famose ma a mio avviso non meno importanti e degne di essere ammirate.
Una di queste opere รจ il quadro dell’Addolorata con Sant’Andrea, Sant’Ignazio di Loyola ed il Pontefice, situato nella navata di destra, ad un’altezza di circa 4/5 metri dal suolo, vicino la cappella del Santissimo, troppo in alto per essere apprezzato.
Il quadro รจ databile tra il XVIII ed il IXX secolo. L’autore รจ ignoto.
Al centro della composizione pittorica vi รจ la Madonna Addolorata, con un vistoso pugnale che gli trafigge il petto.
Alla sua sinistra รจ rappresentato l’apostolo Andrea, lo riconosciamo dalla croce alle sue spalle che lo identifica.
In primo piano sono rappresentati sulla sinistra la figura in nero di un religioso, dagli attributi sembra identificare Sant’Ignazio di Loyola (1491- 1556), fondatore dell’Ordine religioso della “Compagnia di Gesรน”, chiamati Gesuiti, il santo รจ in preghiera con ai piedi bolla papale “Regimini militantis ecclesiae del 1540;
sulla destra vi รจ rappresentato il Santo Pontefice, che potrebbe essere Papa Paolo III, che nel 1540 autorizzรฒ la fondazione della Compagnia di Gesรน su proposta proprio di Sant’Ignazio;
oppure potrebbe essere Papa Pio VII, il quale ricostituรฌ l’Ordine nel 1814 dopo la soppressione voluta da papa Clemente XIV nel 1773.
Il Pontefice รจ in ginocchio, con le mani protese in avanti in segno di offerta o remissione della mitra papale e della ferula papale o triregno come simbolo di sovranitร , che รจ il pastorale portato durante le celebrazioni dal papa; la mitra e la ferula sono per terra.
Sul capo sorvola la Colomba bianca dello Spirito Santo; un segno anche se defilato, a mio avviso molto importante: in un momento di sgomento e smarrimento come potrebbe essere la morte di Gesรน, lo Spirito Santo continua a sostenere la sua Chiesa ed il Vicario di Cristo con la Sua presenza.
Sullo sfondo, in un cielo plumbeo, si intravvede il Golgota con la croce, un sudario e una scala, segno dell’avvenuta deposizione del Cristo.
Un vero peccato che questo quadro, anche se annerito dal tempo, sia posizionato ad una altezza cosรฌ esagerata tanto da non poterne apprezzare la bellezza e la fattezza dei personaggi.





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