La mia Venosa

Descrivo in queste pagine la mia cittร , la mia Venosa.
Narro la Venosa che a me piace.
La Venosa storica e culturale; quella ricca di tradizioni e di valori.
Parlo della Venosa nella quale mi riconosco e nella quale sono cresciuto.
Questa รจ la Venosa che voglio cantare.

mercoledรฌ 13 aprile 2022

๐“๐ž๐ฌ๐ญ๐š ๐Ÿ๐ž๐ฆ๐ฆ๐ข๐ง๐ข๐ฅ๐ž

 

๐“๐ž๐ฌ๐ญ๐š ๐Ÿ๐ž๐ฆ๐ฆ๐ข๐ง๐ข๐ฅ๐ž
(fine IV - inizio III sec. a.C.)
Di Vincenzo Giaculli
(Reperto appartenente alla Collezione Giaculli)
(A quanto pare non sono il solo Giaculli appassionato di storia antica, di reperti archeologici ed amante di anticaglie simili!)
Questo bellissimo manufatto di terracotta sovradipinta รจ molto bello ed รจ di una manifattura molto fine, elegante e pregiata.
La costituisce la parte inferiore di un OINOCHOE
L'oinochoe (in greco antico ฮฟแผฐฮฝฮฟฯ‡ฯŒฮท, da ฮฟแผถฮฝฮฟฯ‚ "vino" e ฯ‡ฮญฯ‰ "versare") รจ un vaso simile alla brocca, utilizzato per versare il vino o l'acqua.
In questo caso perรฒ si tratta di un vaso non funzionale, ma solo simbolico.
Il manufatto รจ in ceramica policroma di produzione canosina, realizzata esclusivamente per uso funerario, in quanto priva di fondo, per questo viene chiamato PSEUDO OINOCHOE.
Un diadema con piccole foglie a tutto tondo regge l'acconciatura della graziosa testa femminile, raccolta sulla nuca.
Alcuni fori tra le ciocche testimoniano l'inserimento decorazioni in metallo, ora perdute.
Sul capo in origine era collocata statuetta femminile, si due teste emergenti da un fiore, delle quali se ne conserva solo una, sul collo una collana dipinta di colore rosso.
Questo meraviglioso reperto lo si puรฒ ammirare al museo di Melfi, allestito all'interno del castello federiciano, facente parte del corredo della tomba 669 rinvenuta in #Lavello, al secondo piano dell’esposizione.

Nessun commento:

Posta un commento