La mia Venosa

Descrivo in queste pagine la mia cittร , la mia Venosa.
Narro la Venosa che a me piace.
La Venosa storica e culturale; quella ricca di tradizioni e di valori.
Parlo della Venosa nella quale mi riconosco e nella quale sono cresciuto.
Questa รจ la Venosa che voglio cantare.

sabato 30 aprile 2022

Ultimo sabato di Aprile; SS Maria Incoronata

 30 Aprile 2022 

Santuario Incoronata (FG) "Non abbiate paura. Io sono la Madre di Dio": cosรฌ disse all'apparizione la Madonna Incoronata in quell'ultimo sabato di Aprile del 1001.




Dalla Direzione Regionale Musei Basilicata

“Unguere, ama, pota, fruere,
utere; nosce, miser, te;
thesaurum heredis ve[scere],
avare, tui”.
๐Ÿ“œQuesto il testamento morale di Caio Salvio, sulla cui epigrafe sepolcrale si esorta a vivere come fece lui: passando il tempo a profumarsi๐Ÿง–, amando๐Ÿ‘ฉ‍❤️‍๐Ÿ’‹‍๐Ÿ‘จ, bevendo๐Ÿพ, godendosi la vita๐Ÿ•บ e scialaquando il tesoro che avrebbe dovuto lasciare al suo erede๐Ÿ’ธ!
๐Ÿ“ธL’iscrizione recante questo interessante invito๐Ÿคช non poteva che provenire da #Venosa, la patria del poeta del #carpediem๐Ÿ˜ฒ. Oggi potete ammirarla nel nuovo allestimento espositivo del museo cittadino.
‼️Vi aspettiamo!

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22 Aprile 2022

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di Vincenzo Giaculli
La bella tela del pittore napoletano Domenico Guarino de "Lo sposalizio di Santa Caterina d'Alessandria", รจ uno dei quadri piรน belli che si trova all’interno delle sale espositive del Museo Episcopale di Venosa.
La tela del XVIII sec. rappresenta Santa Caterina d’Alessandria che riceve da Gesรน Bambino l’anello dello sposalizio.
La Santa mistica e martire ebbe molte esperienze spirituali e visioni durante l’arco della sua vita.
La piรน famosa รจ quella del “matrimonio mistico”.
Caterina d'Alessandria nasce appunto ad Alessandria d'Egitto nel 287 e vi trovรฒ la morte nel 305 sempre ad Alessandria d'Egitto.
รˆ venerata come santa, vergine e martire sia dalla Chiesa cattolica che da quella ortodossa.
L’iconografia del Matrimonio mistico legata a Caterina d’Alessandria sembra che derivi da un testo medievale che descrive la conversione al cristianesimo della santa.
Il testo racconta come, dopo esser stata battezzata, la giovane abbia avuto una visione: nel cielo, tra angeli e santi, le apparvero la Madonna con in grembo il bambino Gesรน, il quale infilรฒ al dito di Caterina un anello, facendola sua sposa. Durante questa visione, che rimarrร  sempre presente nella mente e nel cuore della santa di Alessandria, la Beata Vergine la presenta a Gesรน, il quale le dona uno splendido anello.
L’anello che Gesรน le regalรฒ era visibile solo a lei.
Un’esperienza simile toccรฒ anche ad un’altra illustre mistica: Santa Caterina da Siena.
La Legenda Aurea ed i testi della letteratura popolare parlano di Caterina come una bella diciottenne cristiana, figlia di nobili, abitante ad Alessandria d'Egitto.
Qui, nel 305, arriva Massimino Daia, nominato governatore di Egitto e Siria.
Per l'occasione si celebrano feste grandiose, che includono anche il sacrificio di animali alle divinitร  pagane.
Un atto obbligatorio per tutti i sudditi.
Caterina perรฒ invita Massimino a riconoscere Gesรน Cristo come redentore dell'umanitร  e rifiuta il sacrificio.
Non riuscendo a convincere la giovane a venerare gli dรจi, Massimino propone a Caterina il matrimonio.
Al rifiuto della giovane il governatore la condanna a una morte orribile: una grande ruota dentata farร  strazio del suo corpo.
Dopo che Caterina venne messa sulla ruota dentata, il cielo prima limpido, si riempรฌ di nuvoloni neri. Dal cielo scese un fulmine che spacco' a metร  la ruota dentata.
Massimino fu obbligato a far decapitare la santa, dalla quale invece di sangue sgorgรฒ latte, simbolo della sua purezza.
Secondo la leggenda degli angeli porteranno miracolosamente il suo corpo da Alessandria fino al Sinai, dove ancora oggi l'altura vicina a Gebel Musa (Montagna di Mosรจ) si chiama Gebel Katherin. Questo sarebbe avvenuto nel novembre 305.
Una versione piรน completa ed ampia ce la offre Pietro Aretino, che nel 1536 pubblica il II° volume de libro “Opere religiose: Vita di Maria Vergine - Vita di Santa Caterina - Vita di Tommaso d'Aquino”, in cui ripercorre le tappe del martirio della bella Caterina in forma meno romanzata ma piรน attinente ai fatti.
Ma cos’รจ lo sposalizio mistico?
Per la Chiesa Cattolica e tutti coloro che hanno la Fede, il matrimonio mistico รจ uno sposalizio spirituale, che รจ il piรน alto grado di unione con Dio che una persona puรฒ sperimentare e raggiungere in questa terra.
Si parla di matrimonio spirituale in analogia con il matrimonio comune.
Come in questo matrimonio i due sono una sola carne, cosรฌ nel matrimonio spirituale l’anima e Dio diventano una cosa sola.
Questo dono รจ chiamato “sposalizio” perchรฉ l’anima รจ unita a Dio, come si amano lo sposo e la sposa.
A tal proposito l’allora papa Benedetto XVI, oggi emerito, diceva che Caterina ha davvero vissuto le parole di S. Paolo: “Non sono piรน io che vivo, ma รจ Cristo che vive in me” (Gal 2, 20).
Queste nozze, definite mistiche per le ragioni sopra descritte, poichรฉ sono solo di natura spirituale-religiosa, vengono rappresentate in questa tela da Domenico Guarino come un vero sposalizio.
Santa Caterina ha l’aspetto di una giovane principessa, รจ rappresentata in un sontuoso abito nuziale bianco, un ampio mantello dorato gli ricopre le spalle, indossa degli orecchini pendenti e un diadema nuziale dorato ricopre la bionda e lunga chioma.
Caterina รจ ritratta inginocchiata a ricevere all’anulare l’anello che il Gesรน Bambino le sta infilando.
Il Bambino Gesรน รจ seduto sulle ginocchia della Madonna, secondo la classica rappresentazione della “Maestร  in trono”; la Madonna indossa le vesti con i colori che iconograficamente la caratterizzano, il rosso e l’azzurro.
Lo sguardo tenero del Bambino Gesรน si contrappone a quello della bella fanciulla Caterina, che per pudore e morigeratezza mantiene lo sguardo lievemente abbassato.
Nella scena non vi รจ alcuna pompositร  gestuale e non trapela alcun tono trionfalistico, tutta la scena รจ pervasa da un sentimento umile e semplice.
Caterina รจ non ritratta dal Guarino, come narrato generalmente nella iconografia classica: la Madonna non avvicina la mano della sposa al figlio per farle inserire al dito la fede nuziale, ma agevola il gesto e acconsente.
La Santa non presenta al suo sposo, come ci si aspetterebbe, la mano sinistra, ma la mano destra, perchรฉ secondo papa Gregorio IV (secolo IX) l’anello dei papi, dei vescovi, degli abati, delle abbadesse e delle religiose, in particolare le domenicane come Santa Caterina da Siena, per regola devono portare l’anello come simbolo del loro sposalizio con Cristo e doveva essere portato alla mano destra.
“Affinchรฉ si conosca come sposo della Chiesa” “Ut se sponsum Ecclesiae cognoscat”.
Da notare, ad esempio, l’anomala posizione, a mio parere, del braccio destro di Santa Caterina, che rimane quasi un volume indipendente da quello della figura intera; credo che l’interesse del Guarino sia concentrato soprattutto sul tema da svolgere e da rappresentare.
Bene in vista sul primo dei due scalini รจ posto il giglio bianco, simbolo di purezza, tradizionale attributo iconografico di Caterina, per terra la palma del martirio, segno di vittoria e ascesa al cielo, di rinascita e d'immortalitร  che si avrร  come ricompensa in paradiso per la fedeltร ; sotto la palma ma ben visibile una spada, a simboleggiare la salvezza, l’armatura dello Spirito, la parola di Dio che salva.
Ci si aspetterebbe di vedere la classica ruota dentata spezzata, ma il nostro artista sceglie di non rappresentarla.
Intorno ai protagonisti posti al centro della scena, si trovano come ad inquadrare gli sposi, degli angeli testimoni dell’evento.
Questa รจ la seconda immagine pittorica che veneriamo qui a Venosa; un bellissimo ed elegante affresco del XIV secolo รจ visibile su una pilastro della vecchia chiesa della SS Trinitร .
“La Santa, dal portamento solenne, mostra il capo coronato, circondato dall’aureola.
Quest’ultima invade la cornice del riquadro e fa da sfondo al volto che, intenso ed espressivo, appare incorniciato da un’acconciatura alla moda, tenuta lateralmente da un velo bianco che, dal mento, corre a stringersi attorno all’esile collo.
Tutta la sua figura รจ un saggio d’eleganza: raffinato il lungo abito bianco, orlato e impreziosito da
ricami floreali di colore rosso sul corpetto, sulla manica e sulla balza terminale; regale il manto che, dalla spalla sinistra, avvolge il braccio e ricade morbido lungo il corpo.
La cornice, a motivi geometrici e lineari, e il fondo verde danno maggior risalto all’immagine. (Rosa Villani).
Domenico Guarino รจ stato un pittore e scultore italiano di scuola napoletana tardo barocca nato a Napoli nel 1683 e morto nel 1750.
Fu allievo del pittore napoletano Paolo De Matteis, anche se in seguito seguรฌ lo stile di Luca Giordano, anch’egli napoletano. Collaborรฒ insieme con Andrea Vaccaro e a Francesco Solimena.
Lavorรฒ spesso nella cittร  di Napoli, nell'isola di Procida e nel salernitano, ma la regione in cui ha lasciato la maggior parte delle sue opere รจ la Basilicata: Pisticci, Stigliano, Genzano di Lucania, Pomarico e a Venosa ci lascรฒ questo bellissimo capolavoro: "Lo sposalizio mistico di Santa Caterina".













Buona Santa Pasqua

17 Aprile 2022

 

sabato 16 aprile 2022

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(Video realizzato da "La mia Venosa" con opere pittoriche e statuarie della Madonna Addolorata della Cittร  di Venosa)
La brezza sfiora lieve
la tua veste, le tue guance,
ondeggia tra figure ritte in piedi
come statue.
Dopo il grido divino di mondo,
รจ sceso il silenzio.
Nell'aria non c'รจ una voce ormai,
รจ tutto compiuto.
Nell'aria non c'รจ un lamento ormai,ha vinto la morte.
Il tuo sguardo รจ fermo su quel corpo
irrigidito e solo.
Il mondo si รจ fermato.
Desolata, Maria,
vieni a casa mia.
Madre, ti custodirรฒ nella mia casa:
madre, il tuo dolore
entrerร  nella mia casa:
madre, io ti onorerรฒ
con tutta la mia vita;
madre, sei il piรน grande dono
del mio Signore.
Maria!
E la terra trema.Le guardie hanno paura
E la terra trema.
Io sono al tuo fianco.
E la terra trema.
Quell'uomo era davvero Dio
E la terra trema.
Le rocce si spaccano
E la terra trema.
Il santuario trema.
E la terra trema.
Madre, sto vicino a te.
E la terra trema. E la terra trema.
Desolata, Maria,
vieni a casa mia.
Gen Rosso - Desolata