๐๐ฎ ๐บ๐ถ๐ฎ “๐๐ฎ๐ฟ๐ฐ๐ฎ ๐ฑ๐ถ ๐ฆ๐ฎ๐ป ๐ฃ๐ถ๐ฒ๐๐ฟ๐ผ”
Anche quest'anno le vele si sono spiegate!
di Vincenzo Giaculli
Questa รจ una suggestiva tradizione legata alla festa di San Pietro e Paolo, in modo particolare soprattutto all'apostolo Pietro, capo degli apostoli, messo da Gesรน stesso a guida della “sua Barca”, cioรจ la Chiesa; รจ lui la guida, รจ lui il timoniere, รจ lui quindi che spiega le vele ed indica la rotta da seguire.
La notte tra il 28 e il 29 giugno, in occasione della festa di San Pietro e Paolo, si rinnova una tradizione tanto antica quanto affascinante, conosciuta come la barca o veliero di San Pietro.
La barca di San Pietro, nota come dicevo sopra, anche come veliero di San Pietro, รจ una tradizione popolare rurale diffusa in tutta Italia fino a non molto tempo fa.
Consiste nell'usanza di porre, nella notte fra il 28 e il 29 giugno (festivitร dei santi Pietro e Paolo), un contenitore di vetro riempito d'acqua su di un prato, un giardino o un davanzale esterno della finestra di casa, e nel far colare nell'acqua un albume d'uovo.
In alcune tradizioni, il contenitore deve essere lasciato per tutta la notte all'aria aperta, per assorbire la rugiada.
Il mattino seguente si dovrebbero trovare nell'acqua delle strutture, formate dall'albume, che ricordano le vele di una barca a vela o un veliero.
Una curiositร
divertente
: secondo il folklore e la tradizione popolare, le vele nel recipiente sarebbero prodotte da San Pietro, che soffiando nel contenitore di vetro farebbe assumere all'albume la giusta conformazione.In considerazione della forma e dell'aspetto del veliero in generale di come apparivano le "vele", se molto ritte oppure chiuse, i contadini sarebbero stati in grado di comprendere come sarebbe stato il raccolto nei campi e di conseguenza il destino della propria famiglia.
Un bel veliero, in generale, รจ la promessa di un'ottima annata per la campagna. Si poteva trarne quindi, buono o cattivo auspicio di come sarebbe stata l'annata agraria;
ed ancora, sempre la conformazione della barca con le vele sarebbe di buon auspicio per la neo-sposa (che avrร un figlio) e per la zitella (che troverร finalmente marito!).
Oggi a queste favole giunte fino a noi da antiche ed arcaiche tradizioni popolari per fortuna non crede piรน nessuno, perรฒ mi fanno molto sorridere, perchรฉ sono piacevoli da sapere, da ascoltare ed anche, perchรฉ no, da realizzare.
Mi fa piacere pensare che fino a non molto tempo fa la nostra civiltร contadina era ricca di poesia, sapienza, fantasia, gentilezza d’animo e tutto sommato impregnata anche di una sorta di romanticismo agreste, fatto di piccole cose, che scaldavano i cuori delle anime semplici e scandivano piacevolmente il calendario dei nostri nonni.
Un patrimonio culturale popolare che sta lentamente ed inesorabilmente scomparendo.
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