La mia Venosa

Descrivo in queste pagine la mia cittร , la mia Venosa.
Narro la Venosa che a me piace.
La Venosa storica e culturale; quella ricca di tradizioni e di valori.
Parlo della Venosa nella quale mi riconosco e nella quale sono cresciuto.
Questa รจ la Venosa che voglio cantare.

mercoledรฌ 13 aprile 2022

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di Vincenzo Giaculli
Il 23 giugno, la notte che precede la nascita di San Giovanni Battista, รจ da sempre considerata una notte magica, durante la quale si celebrano riti propiziatori e purificatori.
La magia รจ legata al solstizio d’estate, che segna l’inizio della nuova bella stagione.
Il solstizio d’estate cade nel giorno piรน lungo dell’anno e in questo periodo la natura giunge al massimo splendore.
Nonostante la forte rinascita, bisogna prestare attenzione agli eventi sfortunati come siccitร , forti temporali o malattie delle piante, che rovinerebbero i raccolti.
Magico e religioso, sacro e profano si mescolano.
Forte di una credenza popolare, radicata nella civiltร  contadina e nella tradizione religiosa della nostra terra, รจ usanza preparare l'acqua di San Giovanni per sfruttare la forza e la potenza di piante e fiori intrisi della rugiada della divinitร .
Si crede infatti che durante la notte di San Giovanni cada la rugiada degli dei agresti, capace di influenzare piante e fiori donando loro una particolare forza: il solstizio d’estate sarebbe la porta attraverso cui gli dei fanno passare i nuovi nati, proprio sotto forma di rugiada.
La leggenda vuole che questa acqua magica porti fortuna, amore e salute, che sia capace di allontanare malattie e calamitร  e di proteggere i raccolti.
Per preparare l’acqua di San Giovanni bisogna raccogliere un miscuglio di erbe e fiori spontanei.
Generalmente in questo periodo si raccolgono i fiori di iperico, comune fiore di campagna di colore giallo, che รจ anche chiamato erba di San Giovanni, proprio perchรจ fiorisce intorno al 24 Giugno, si aggiungono petali di lavanda, di artemisia, di malva e di fiori stagionali, insieme a foglie di menta, di rosmarino e anche di salvia.
Si possono trovare e raccogliere anche i fiordalisi, i papaveri, le rose o la camomilla, in base alle fioriture presenti nel territorio.
Dopo il tramonto, le erbe raccolte vanno messe in acqua e si lasciano all’esterno per tutta la notte, cosรฌ che possano assorbire la rugiada del mattino.
Le erbe raccoglieranno la rugiada e da essa acquisiranno proprietร  magiche.
La mattina del 24 giugno, l’acqua di San Giovanni si utilizza per lavare mani e viso, in una sorta di rituale propiziatorio e di purificazione che porterร  amore, fortuna e salute e l’auspicio di ottenere salute per la vista e per tutto il corpo e di scacciare il male.
Questo era un gesto di purificazione prima di partecipare alle cerimonie liturgiche, la rugiada, secondo arcaiche tradizioni magiche-religiose, ricorda il battesimo del Battista.
Bagnarsi con l’acqua della rugiada della notte santa del 23 giugno ha un significato di rinnovamento, di rinascita, inoltre proteggerร  la bellezza e la salute per tutto l’anno.
Voglio ricordare anche una curiosa diceria legata la fiore giallo di san Giovanni, l’iperico appunto: la pianta รจ conosciuta anche come caccia-diavoli.
Leggenda vuole che essa fosse capace di scacciare ogni spirito malvagio, in particolar modo la notte di San Giovanni.
Per cui oggi, per la serie “ non รจ vero ma ci credo”, mettiamoci anche l’iperico tra i fiori, facendo naturalmente attenzione a non bere poi quest’acqua ma a lavarci unicamente il viso.



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