La mia Venosa

Descrivo in queste pagine la mia città, la mia Venosa.
Narro la Venosa che a me piace.
La Venosa storica e culturale; quella ricca di tradizioni e di valori.
Parlo della Venosa nella quale mi riconosco e nella quale sono cresciuto.
Questa è la Venosa che voglio cantare.

sabato 5 marzo 2016

Orazio

Se vuoi che io pianga, fallo prima tu.
Non basta che la poesia sia bella;
deve suscitare piacere
e condurre il nostro spirito dove preferisce.
Come a un volto ridente
si sorride e si partecipa
al dolore di chi piange,
se vuoi che io pianga,
devi provar dolore tu stesso;
allora, mi toccheranno le vostre sventure,
o Tèlefo e Peleo;
ma se reciti male la tua parte
io m' addormento oppure rido.
Parole tristi si addicono a un volto mesto,
quelle minacciose ad uno adirato,
a quello allegro le scherzose,
all' austero le gravi.
Perché, secondo le infinite condizioni umane,
prima ci forma dentro la natura;
ci rallegra, ci spinge all' ira,
ci prostra e ci tormenta sotto il peso della tristezza;
poi, traducendoli in linguaggio,
esprime i sentimenti.


dall' «Ars poetica» QUINTO ORAZIO FLACCO

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