La mia Venosa

Descrivo in queste pagine la mia città, la mia Venosa.
Narro la Venosa che a me piace.
La Venosa storica e culturale; quella ricca di tradizioni e di valori.
Parlo della Venosa nella quale mi riconosco e nella quale sono cresciuto.
Questa è la Venosa che voglio cantare.

venerdì 4 marzo 2016

Marco Claudio Marcello - (Marcus Claudius Marcellus)

(Prima parte)
La spada di Roma 
Roma 268 a.C. circa – Venosa, 208 a.C.)
È stato un politico romano, console per cinque volte, vincitore dei Galli insubri (si dice abbia ucciso di sua mano Viridomaro), militò durante la Seconda guerra punica, dirigendo la ripresa di Roma dopo la disfatta di Canne.

Soprannominato la "spada di Roma" per l’esaltazione di Tito Livio, fu il conquistatore di Siracusa (durante l'assalto alla città perì lo scienziato Archimede), guadagnando ai romani il possesso della Sicilia.

Nel suo ultimo consolato (nel 208 a.C ), mentre era in ricognizione con il suo collega nei pressi di Venusia, i romani furono attaccati di sorpresa e Marcello rimase ucciso.
Annibale fece cremare il suo corpo, depose le ceneri in un'urna d'argento e le restituì al figlio.

Polibio criticò fortemente l'imprudente comportamento di Marcello in occasione della sua morte.
Claudio Marcello è il più antico personaggio romano del quale ci sia giunto un ritratto incontrovertibile, su una moneta coniata da un suo discendente nel 42 a.C.
Nonostante tutto, a Venosa, si crede ancora che il suo corpo sia seppellito in un antico tumulo romano.

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