(Prima parte)
La spada
di Roma
Roma 268
a.C. circa – Venosa, 208 a.C.)
È stato un
politico romano, console per cinque volte, vincitore dei Galli insubri (si dice
abbia ucciso di sua mano Viridomaro), militò durante la Seconda guerra punica,
dirigendo la ripresa di Roma dopo la disfatta di Canne.
Soprannominato
la "spada di Roma" per l’esaltazione di Tito Livio, fu il
conquistatore di Siracusa (durante l'assalto alla città perì lo scienziato
Archimede), guadagnando ai romani il possesso della Sicilia.
Nel suo
ultimo consolato (nel 208 a.C ), mentre era in ricognizione con il suo collega
nei pressi di Venusia, i romani furono attaccati di sorpresa e Marcello rimase
ucciso.
Annibale
fece cremare il suo corpo, depose le ceneri in un'urna d'argento e le restituì
al figlio.
Polibio
criticò fortemente l'imprudente comportamento di Marcello in occasione della
sua morte.
Claudio
Marcello è il più antico personaggio romano del quale ci sia giunto un ritratto
incontrovertibile, su una moneta coniata da un suo discendente nel 42 a.C.Nonostante tutto, a Venosa, si crede ancora che il suo corpo sia seppellito in un antico tumulo romano.
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