La mia Venosa

Descrivo in queste pagine la mia città, la mia Venosa.
Narro la Venosa che a me piace.
La Venosa storica e culturale; quella ricca di tradizioni e di valori.
Parlo della Venosa nella quale mi riconosco e nella quale sono cresciuto.
Questa è la Venosa che voglio cantare.

martedì 15 marzo 2016

L’iconografia nelle chiese di Venosa.

Le immagini per lungo tempo hanno avuto un ruolo didattico e di accompagnamento visivo durante uno dei momenti sociali più importanti dell’età moderna: la messa.
La storica importanza delle figurazioni religiose è evidente nelle imponenti decorazioni delle chiese che ospitano mosaici, affreschi, pale d’altare e un’infinità di oggetti d’arredo.
Le immagini dovevano essere chiare e immediatamente comprensibili dal fedele che, spesso analfabeta, mandava il naso all’insù ad osservare il popolo di santi che lo scrutava dall’alto.
Per questo ogni santo, ogni madonna, ogni personaggio biblico ed evangelico ha una propria specifica iconografia, ovvero un modo specifico di essere rappresentato legato alle vicende di cui è protagonista.
Vediamo all’interno della Cattedrale, collocate in alto nelle navate laterali molte tele raffiguranti gli apostoli e santi, in fondo all’abside una grande tela raffigurante Sant’Andrea e su un altare laterale una pala raffigurante il martirio di San Felice e dei suoi compagni, altre tele poi raffiguranti lo stesso Cristo e la Vergine Maria.

Numerose sono anche le statue antiche e di egregia fattura, custodite e venerate in essa, come la statua del Cristo morto e quella della Madonna Addolorata, l’Assunta, l’Immacolata, Santa Teresa, Santa Barbara e l’antica Icona bizantina della Madonna dell’Idria.

È all’interno della chiesa della SS Trinità che si trovano la maggior concentrazione di affreschi sacri. Tra tombe principesche e sepolcri nobiliari di ordini cavallereschi non mancano documentazioni pittoriche sacre risalenti all’epoca medievale e bizantina.

Importanti opere sacre sono custodite anche all’interno della chiesa di San Filippo Neri, detta del Purgatorio, ed altri capolavori non ancora esposti purtroppo, sono custoditi all’interno di casse nell’archivio del museo vescovile di Venosa.

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