La mia Venosa

Descrivo in queste pagine la mia città, la mia Venosa.
Narro la Venosa che a me piace.
La Venosa storica e culturale; quella ricca di tradizioni e di valori.
Parlo della Venosa nella quale mi riconosco e nella quale sono cresciuto.
Questa è la Venosa che voglio cantare.

venerdì 4 marzo 2016

Marco Claudio Marcello - (Marcus Claudius Marcellus)

Seconda parte
La spada di Roma
Roma 268 a.C. circa – Venosa, 208 a.C.)
La tradizione vi identifica la tomba del console M. Claudio Marcello.
È un nucleo cementizio alquanto informe e privo dell’originario rivestimento;
poiché i restauri effettuati nel corso degli anni Trenta ne hanno alterato definitivamente la struttura.
Tale attribuzione sembra però totalmente da escludere, in quanto nel 1860 fu rinvenuta alla base del monumento un’urna cineraria in piombo, contenente le ceneri ed un corredo funerario prettamente femminile (un pettine, frammenti di vetro ed un anellino argenteo).

Dal punto di vista tipologico si tratta comunque di una tomba “a dado” e nella stessa zona sono state ritrovate epigrafi funerarie e una tomba con i resti di un infante (di epoca giulio-claudia),
per cui si ritiene che l’area sia occupata da un’intera necropoli che, disposta lungo la via Appia, ricalcherebbe il tracciato del tratturo di S. Maria degli Angeli (attualmente cancellato dall’espansione edilizia).

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