Seconda parte
La spada
di Roma
Roma 268
a.C. circa – Venosa, 208 a.C.)
La
tradizione vi identifica la tomba del console M. Claudio Marcello.
È un nucleo
cementizio alquanto informe e privo dell’originario rivestimento;
poiché i
restauri effettuati nel corso degli anni Trenta ne hanno alterato
definitivamente la struttura.Tale attribuzione sembra però totalmente da escludere, in quanto nel 1860 fu rinvenuta alla base del monumento un’urna cineraria in piombo, contenente le ceneri ed un corredo funerario prettamente femminile (un pettine, frammenti di vetro ed un anellino argenteo).
Dal punto di vista tipologico si tratta comunque di una tomba “a dado” e nella stessa zona sono state ritrovate epigrafi funerarie e una tomba con i resti di un infante (di epoca giulio-claudia),
per cui si ritiene che l’area sia occupata da un’intera necropoli che, disposta lungo la via Appia, ricalcherebbe il tracciato del tratturo di S. Maria degli Angeli (attualmente cancellato dall’espansione edilizia).
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