La mia Venosa

Descrivo in queste pagine la mia città, la mia Venosa.
Narro la Venosa che a me piace.
La Venosa storica e culturale; quella ricca di tradizioni e di valori.
Parlo della Venosa nella quale mi riconosco e nella quale sono cresciuto.
Questa è la Venosa che voglio cantare.

martedì 1 marzo 2016

La croce di Malta

Venosa - Venusia (PZ)
Pietra tombale all’interno della chiesa della SS Trinità. 
Ben in evidenza il logo della Croce di Malta, a testimonianza che l’abbazia della Trinità era un importante crocevia per tanti pellegrini, cavalieri e viandanti che si recavano in Terrasanta o ne facevano ritorno.
 
La croce di Malta
La croce di Malta, nota anche come croce di san Giovanni.
Il simbolo è una croce ottagonale (cioè di otto punte) di origine bizantina, risalente, con ogni probabilità, al VI secolo.
Il suo disegno è basato sulle croci usate sin dalla prima crociata.
Le sue 8 punte possono avere molteplici significati, ad esempio:
possono simboleggiare le beatitudini secondo san Matteo:

1)Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei cieli
2)Beati i miti, perché possiederanno la Terra
3)Beati gli afflitti, perché saranno consolati
4)Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati
5)Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia
6)Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio
7)Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio
8)Beati i perseguitati per amore della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli;

oppure alcune tra le 8 virtù più importanti cristiane, quali:

1)Lealtà
2)Pietà
3)Franchezza
4)Coraggio
5)Gloria ed onore
6)Disprezzo per la morte
7)Solidarietà verso i poveri ed i malati
8)Rispetto per la Chiesa

Possono anche rappresentare le 8 nazionalità di provenienza dei Cavalieri di San Giovanni;
oppure gli 8 princìpi che dovevano rispettare gli antichi cavalieri:

1)spiritualità
2)semplicità
3)umiltà
4)compassione
5)giustizia
6)misericordia
7)sincerità
8)sopportazione.
Essa fu dapprima adottata come simbolo distintivo da un gruppo di Monaci guidato dal Beato Frà Gerardo Sasso, nativo di Scala di Amalfi, Benedettino della Abbazia di Cava.
Questi Santi Uomini presero ad occuparsi delle sofferenze dei Pellegrini sulle vie della Terra Santa.
Devo precisare che i Cavalieri di San Giovanni o ordine degli Ospitalieri, costituivano l'ordine monastico, in qualche modo simile ai Cavalieri Templari, ma diverso, divenuto poi famoso proprio con il nome di Cavalieri di Malta.
Testimonianze molteplici della loro presenza e del loro operato si possono ancora oggi trovare ben evidenti lungo le antiche vie e i sentieri che collegano il Tirreno centro meridionale all'Adriatico pugliese. Realizzarono il primo Ospedale della storia, l'Ospedale di San Giovanni nella Città Santa di Gerusalemme. Per fronteggiare le continue violenze ed aggressioni subite dai pellegrini da parte di briganti e saraceni, Frà Gerardo venne successivamente autorizzato ad organizzare i monaci in armi, provvedendo alla difesa dei poveri viandanti.


Il Santo Padre Pasquale II sancì lo status di Monaci Cavalieri e, di fatto, la nascita dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, successivamente denominato "dei Cavalieri di Malta, Cipro e Rodi", con la bolla papale "Pie Postulatio Voluntatis " nell'a.d. 1113.

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