La mia Venosa

Descrivo in queste pagine la mia città, la mia Venosa.
Narro la Venosa che a me piace.
La Venosa storica e culturale; quella ricca di tradizioni e di valori.
Parlo della Venosa nella quale mi riconosco e nella quale sono cresciuto.
Questa è la Venosa che voglio cantare.

giovedì 17 novembre 2016

Gli “Apostoli di Sant’Andrea" - San Pietro


Gli “Apostoli di Sant’Andrea" della Cattedrale di Venosa:
San Pietro
San Pietro, detto Simon Pietro è il leader degli Apostoli, è raffigurato con una tunica di color azzurro ceruleo ed un mantello giallo senape, la testa rivolta verso destra e con il braccio destro sembra voler invitare coloro che lo guardano a seguire la via del “Maestro”, nella mano sinistra stringe le “chiavi” ed un libro, a ricordarci il “principato” conferitogli da Gesù e dei suoi due scritti.
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Simon Pietro era chiamato da Gesù: “Kefa”, “Petros” in latino, cioè roccia, pietra.
Questo deriva dal fatto che Gesù lo chiamò e gli disse: “Su questa pietra edificherò la mia chiesa”.
Pietro nacque a Betsaida in Galilea a metà del primo secolo a.C visse a Cafarnao e morì a Roma nel 64-67 a.C.
Secondo alcune fonti storiche e secondo quanto ci dice il canonico Giuseppe Crudo in un suo libro, l'Apostolo Principe, cioè San Pietro, nel suo cammino per recarsi a Roma, si fermò alcuni giorni ed evangelizzò a Venosa, ma di questo parleremo un'altra volta.
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A Roma Pietro fu gettato in prigione e condannato a morte da Nerone, crocifisso legato con una fune a testa in giù.
Pietro era figlio di Giona e fratello di Andrea.
È venerato ovunque e gli scritti che gli sono attribuiti sono la prima e la seconda lettera di Pietro e la lettera alla chiesa di Corinto.
Prima dell’incontro con Gesù egli era un pescatore del lago di Tiberiade.
Dopo la morte di Gesù, Pietro predicò la sua parola e ispirò i primi cristiani, fu lui il primo papa.
Le sue categorie di protezione sono: fabbricanti di chiavi, perché gli sono state donate quelle del paradiso, pescatori, pescivendoli, portieri.
I simboli che gli vengono attribuiti sono: le chiavi, il libro, il gallo, la barca e la rete.
Il primo per il motivo già detto; il libro in quanto a lui sono attribuiti alcuni scritti; il gallo perché Gesù gli predisse che al canto del gallo Pietro lo avrebbe rinnegato tre volte; gli ultimi due riguardano la sua attività di pescatore.
Nell’ iconografia classica Pietro talvolta lo troviamo rappresentato in vesti papali.
Egli spesso è rappresentato con San Paolo, che sono stati entrambi martirizzati a Roma, entrambi sono i protettori della città di Roma.
San Pietro con le chiavi sono l’emblema per eccellenza del soglio pontificio.
Serie di dipinti con cornici mistilinee, che rappresentano i SS. Apostoli; attribuita dalla storiografia al pittore Giuseppe Pinto di presunte origini locali, operante a Venosa nel secolo XVII. I quadri sono a figura intera e coperti con ampi panneggi.

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