Il Grano
Cotto è un dolce che si tramanda di generazione in generazione il 2 novembre di
ogni anno, giorno della ricorrenza dei defunti “ in onore appunto, delle
persone che non ci sono più.
Nella mia
famiglia questo dolce, “u grane cuutt“, come lo chiamava la mia mamma; veniva
preparato una sola volta l’anno, in occasione della festività “ dei morti” ed è
uno dei pochi piatti tradizionali della nostra cucina che ancora oggi
conserviamo.
È un dolce
conosciuto in molte zone del sud Italia, ma differisce da regione a regione
solo per l’uso di alcuni ingredienti.
È un dolce
ipercalorico ed antico, di origine contadina, preparato inizialmente con
ingredienti poveri, andandosi ad arricchire nel corso dei secoli, fatto quindi,
con ingredienti genuini e semplici, gli stessi che sono reperibili nelle nostre
campagne: grano, vinocotto, fichi, uva, mandorle, noci, melagrana.
La
caratteristica però che sembra mettere tutti d’accordo è che questo dolce piace
a tutti, lo mangiano indistintamente gli anziani, così come lo gustano i
ragazzi, anche se un po’ perplessi.
Pare che le
origini di un dolce simile risalgano all'antica Grecia, in occasione della
commemorazione dei defunti e durante i funerali .
Il nostro
“grano cotto” è ricchissimo di simbolismi:
In tutte le
culture e le religioni il grano è il simbolo stesso della vita e della
fertilità.
Ma per
raccogliere il chicco di grano bisogna recidere la spiga, ucciderla e il chicco
solo dopo essere morto a sua volta sottoterra, rinascerà in una nuova spiga.
Il grano
associato alla morte e alla resurrezione diventa il simbolo del continuo e
incessante ciclo di morte e rinascita della natura.
Il vino e il
grano rappresentano la rinascita, la melagrana ricorda il sangue ed è simbolo
di fertilità come il fico, la noce simbolo di vita e morte.
Simbolicamente
è la riaffermazione della vita che primeggia sul ciclo della vita/morte/vita.
Secondo
antichissime credenze, mangiare il grano nel “Giorno dei morti” assume, oltre
ad un valore rituale, anche un significato propiziatorio per garantire
continuazione alla vita e prosperità.
Il grano
cotto erano i defunti, il vincotto il loro sangue, le noci le loro ossa, gli
acini di melograno gli occhi, i canditi la frutta che li rappresenta di più.
Secondo le
antiche tradizioni c’era la concezione che, preparando un posto speciale, le
forze della natura possano arrivare all'anima di chi non c'è più ... e far
sentire la nostra voce.
Anticamente
nelle nostre zone, vigeva il rituale di apparecchiare la tavola per i defunti
la vigilia del 2 Novembre.
Come si sarà
capito dall’elenco degli ingredienti, la difficoltà più grande della
realizzazione del grano cotto è quella di riuscire a procurarsi il vinocotto
(mosto cotto) ovvero il risultato della riduzione a caldo del mosto d’uva.
Riduzione
nel senso che da 10 litri di mosto si ottiene circa un litro di vinocotto.
Fino a
qualche anno fa, al di fuori delle nostre zone, dove era un ingrediente
reperibile in quanto fondamentale per il dolce, era praticamente introvabile.
Oggi invece
il mosto cotto lo si trova, seppure con qualche difficoltà, perché è diventato
un ingrediente gourmet, da usare al posto della glassa di aceto balsamico su
formaggi stagionati ed insalate. E come tale il costo è salito
vertiginosamente.
La ricetta
del grano cotto è semplice: si cuoce il grano, lo si lascia raffreddare e si
aggiungono gli altri ingredienti.
Mia madre
metteva a bagno il grano almeno 24, se non addirittura 36 ore prima di cuocerlo
e lo cuoceva per circa un’ora (ma vediamo come).
La cottura
del grano sul fuoco per 10/15 minuti ed una successiva cottura passiva ottenuta
avvolgendo la pentola con vecchi giornali e una coperta di lana, per ridurre la
dispersione di calore.
Ingredienti:
200 gr di grano
tenero
70 gr di
cioccolato fondente
⅞ gherigli
di noce
i chicchi di
una melagrana di grandezza media
1 pezzo di
cedro candito
2 tazzine da
caffè di mosto cotto (vinocotto)
le scorze di
mezzo limone o, in alternativa, un cucchiaino di cannella in polvere.
un pizzico
di sale.
Istruzioni:
1-Cuocere il
grano mettendolo in una pentola pesante, coperto da almeno un paio di dita
d'acqua e un pizzico di sale. Portare ad ebollizione e lasciare cuocere circa
10/15 minuti. Spegnere il fuoco, avvolgere la pentola con vecchi giornali e poi
con una coperta di lana, e lasciare raffreddare.
2-Spezzettare
grossolanamente il cioccolato ed i gherigli di noce.
3-Cubettare
il cedro candito alla misura leggermente più grande di un chicco di melagrana.
4-Scolare
(se necessario) il grano raffreddato ed aggiungere tutti gli ingredienti
solidi: cioccolato, chicchi di melagrana, pezzetti di cedro.
5-Mescolare
ed unire il mosto cotto.
6-Aggiungere
le scorze di limone grattugiate finemente, mescolare il tutto con un cucchiaio.
7-Lasciare
insaporire per almeno un paio d’ore.
8-Versatelo
in coppette, servitelo e … gustatevelo, anzi, gustiamocelo!
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