La mia Venosa

Descrivo in queste pagine la mia città, la mia Venosa.
Narro la Venosa che a me piace.
La Venosa storica e culturale; quella ricca di tradizioni e di valori.
Parlo della Venosa nella quale mi riconosco e nella quale sono cresciuto.
Questa è la Venosa che voglio cantare.

mercoledì 21 marzo 2018

L’Eucarestia degli Apostoli


All’interno della Cattedrale di Sant'Andrea di Venosa (PZ), vi è un quadro di grandi dimensioni, attaccato al muro sul lato destro dell’abside, che rappresenta “L’Eucarestia degli Apostoli”.
Non sappiamo chi sia l’autore, ma tutto lascia presumere che l’artista sia lo stesso autore del ciclo pittorico degli Apostoli, cioè il pittore venosino Giuseppe Pinto del secolo XVII.
È interessante notare che la forma con cornici mistilinee è uguale agli altri quadri, la grandezza è pressoché simile a quella del quadro di Sant’Andrea.
I soggetti ritratti sono a figura intera, a grandezza naturale e coperti con ampi panneggi.


La grande tela è dipinta ad olio.
Anche la tecnica pittorica sembra essere identica, così come la stesura.
La densità delle pennellate e la loro forma identificano, oserei dire, in modo inequivocabile l’autore, cioè il Pinto.
I colori usati per le vesti degli Apostoli sembrano essere gli stessi.
L’artista infatti per dipingere le vesti degli Apostoli ha usato 4 colori fondamentali: il rosso porpora, il giallo testa di moro, il azzurro cobalto o ceruleo ed il rosa antico, ma non mancano il celeste, il verde oliva ed il bronzo, lo sfondo dei quadri è sempre scuro ed indefinito.
Per cui, a mio avviso, non esistono sostanziali differenze stilistiche che consentono di pensare il contrario.
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Il quadro riproduce l’ultima cena mentre Gesù, in primo piano, fa la comunione ai suoi discepoli.
Il Cristo veste una tunica di color rosa antico ed indossa un mantello azzurro cobalto.
Sono riconoscibili alcuni apostoli, visto che hanno le vesti uguali a quelle riprodotte nel ciclo.
È riconoscibile Simon-Pietro, in ginocchio in primo piano; subito dopo sempre in ginocchio c’è Matteo e poi Andrea, che aspettano il loro turno.
Tommaso è in piedi, in raccoglimento con le braccia incrociate al petto.
Prostrato ai piedi del Cristo si nota l’apostolo Giovanni.
Alle spalle di Gesù si vede una figura inquietante, il suo sguardo è sospetto ed il suo atteggiamento è ambiguo, è seduto a tavola ed afferra nella mano destra una sacchetto di denari: è Giuda Iscariota che si appresta a tradire Gesù.
Dietro la figura di Giuda si intravvedono altre sagome di apostoli non identificabili.
In alto sospeso su una nuvola un angelo sorregge tra le mani un calice, che prelude alla passione del Cristo.
Completano il quadro classici elementi architettonici.

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