Questo è il tema del nostro presepe di quest’anno.
A questo tema ci siamo ispirati.
Questo è il significato del nostro presepe e del nostro
albero di Natale.
«L'arca d'Israele era di legno ma placcata d'oro all'interno
e all'esterno.
Presso il popolo d'Israele l'oro e il legno simboleggiavano
l'unione della divinità con l'umanità.
L'arca placcata d'oro all'interno e all'esterno è simbolo di
Maria, la santa madre di Dio:
al di fuori significava l'impassibilità di Maria, lontana da
ogni impurità e spudoratezza femminile;
l'oro all'interno indicava lo Spirito Santo, che doveva
abitare in tutto il suo intimo».
Potrei continuare a lungo, con Padri della Chiesa celebri e
scrittori cristiani poco noti, nelle applicazioni mariane attribuite all'arca
dell'alleanza tra Dio e Israele, il santuario mobile del deserto, traslato poi
da Davide a Gerusalemme (la «Città di Davide»), per attribuire alla sua nuova
capitale un avallo anche sacrale.
Nel pellegrinaggio narrato in 2 Samuele, 6, l'arca rivela la
sua energia sacra, invalicabile ai profani e accessibile solo ai sacerdoti.
Di fronte a questa rivelazione del "tremendum"
insito nella maestà divina, Davide reagisce con un'esclamazione stupita: «Come
potrà venire da me l'arca del Signore?!».
Questa esclamazione rivela un parallelismo significativo con
l'esclamazione di Elisabetta di fronte a Maria («A che debbo che la madre del
mio Signore venga a me?» (Luca 1,43).
E questo forse il centro della comparazione tra l'arca
dell'alleanza, sede della presenza di Dio, e Maria, sede in Cristo della
perfetta presenza divina in mezzo agli uomini.
Luca presenta Maria come l'arca della nuova alleanza,
accompagnata nel viaggio da manifestazioni di gioia ed esultanza.
Maria è il luogo privilegiato dell'epifania di Dio, in lei
ci viene mostrato e offerto il Salvatore del mondo.
È colei «che ha racchiuso nel suo ventre verginale e santo
colui che è incontenibile»
(Cirillo d'Alessandria), è l'«arca dell'alleanza che dentro
di sé porta Dio stesso» (Romano il Melode).
MARIA, VERGINE FIGLIA Dl SION
Madre di Dio
Dal libro del profeta Sofonia:
«Gioisci, figlia di Sion, rallegrati, Israele,
gioisci ed esulta di tutto cuore, figlia di Gerusalemme:
Il Signore ha cancellato i decreti della tua condanna,
ha sviato altrove il nemico.
Il Signore, re d'Israele, è in mezzo a te,
non avrai più da temere la sventura.
In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
«Non temere, Sion, non ti lasciar cadere le mani!
Il Signore tuo Dio è in mezzo a te,
egli è un guerriero che salva!
Egli esulterà di gioia per te, ti rinnoverà col suo amore;
danzerà per te, giubilando, come nei giorni di festa».
Sofonia 3,14-18.
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