Mi sembra giusto e doveroso rendere omaggio a colui che per primo, già nel 2014 realizzò un reportage, tanto breve ma altrettanto intenso, sui leoni "venosini":
al mio amico Peppino Orlando.
Io lo ricordo bene, perché in quel periodo collaboravo con lui, in quell'occasione gli feci notare scherzosamente che gli erano “scappati” dei leoni, ed egli, conoscendomi bene e sapendo la mia passione per l’arte, la storia e la fotografia, mi invitò ad “acchiapparli” e di portare a terminare questo compito.
Io lo feci, ma allora non pubblicai nulla, l’ho fatto oggi.
Amo la mia Venosa così come l'amava Peppino ed io da lui ho imparato anche tanto.
A Peppino con stima ed affetto.
Io lo ricordo bene, perché in quel periodo collaboravo con lui, in quell'occasione gli feci notare scherzosamente che gli erano “scappati” dei leoni, ed egli, conoscendomi bene e sapendo la mia passione per l’arte, la storia e la fotografia, mi invitò ad “acchiapparli” e di portare a terminare questo compito.
Io lo feci, ma allora non pubblicai nulla, l’ho fatto oggi.
Amo la mia Venosa così come l'amava Peppino ed io da lui ho imparato anche tanto.
A Peppino con stima ed affetto.
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