Oggi 14
maggio la Chiesa celebra San Mattia.
Con questo
nuovo post continuo la pubblicazione del ciclo dei dipinti dedicati agli
"Apostoli di Sant'Andrea" della Cattedrale omonima di Venosa (PZ).
Matthias è
il discepolo “riserva” di Cristo, che ha sostituito Giuda Iscariota come uno
dei Dodici Apostoli dopo il tradimento e il suicidio di quest'ultimo.
Nei pannelli
di Sant’Andrea il nostro artista venosino Giuseppe Pinto lo ha rappresentato
con una tunica azzurro cobalto stretta alla vita da una cintura ed un ampio
mantello giallo color testa di moro con risvolto color rosa antico.
Le sue mani
sorreggono l’oggetto del suo martirio, un’ascia appunto, ed è anche lì che è
rivolto il suo sguardo.
Anch’egli
presenta una “calvizie ippocratica”, cioè una striscia di capelli grigi ed
arruffati, lunga e stretta, da un orecchio all’altro, la barba non molto lunga
ma dello stesso colore dei capelli.
Martirizzato
anche lui con il taglio della testa.
Istruito
nella legge dal profeta Simeone, che ha ricevuto il Cristo bambino nel tempio,
Matthias era già un uomo di maturità prima che diventasse un discepolo
dell'adulto Cristo.
Matthias è
raffigurato come l'uomo più anziano degli Apostoli .
Il suo
martirio è avvenuto nel 63 d.C.
Il quadro fa
parte, di una serie di dipinti attribuiti al pittore locale Giuseppe Pinto,
quadri con cornici mistilinee, che corrono lungo le pareti perimetrali della
Cattedrale di Venosa (PZ) e rappresentano i SS. Apostoli.
Il dipinto
che ritrae l’Apostolo Mattia è collocato in alto sulla navata di sinistra, al
di sopra della porta, dalla quale un tempo aveva accesso al cortile del
vescovado.
Il ciclo dei
quadri è composto da dodici dipinti delle medesime dimensioni, più uno
notevolmente più grande che rappresenta Sant'Andrea, a cui la chiesa è
dedicata. I quadri sono dipinti ad olio su tela.
Il ciclo dei
dipinti, come dicevamo sopra, è attribuito dalla storiografia al pittore
Giuseppe Pinto di presunte origini locali, operante a Venosa nel secolo XVII.
I dipinti
pur essendo di notevole fattura, purtroppo si apprezzano poco, perché collocati
troppo in alto per ammirarne la bellezza e le caratteristiche, prima del
restauro erano addirittura contornate da maestose cornici barocche.
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