๐ ๐ข๐ก๐จ๐ ๐๐ก๐ง๐ข ๐๐๐๐ “๐๐๐๐๐ฅ๐ง๐̀ ๐๐๐๐๐ ๐ฆ๐๐๐๐๐ฉ๐๐ง๐จ̀ ๐๐๐ ๐๐๐ฆ๐๐๐ ๐จ๐ ๐๐ก๐”
di Vincenzo Giaculli
Partendo dalla parrocchia dell’Immacolata di Venosa (PZ), in direzione castello, dopo aver percorso un centinaio di metri, si giunge in una piazza dedicata a ๐ฆ๐ฎ๐ป ๐๐ถ๐ผ๐๐ฎ๐ป๐ป๐ถ ๐๐ฒ ๐ ๐ฎ๐๐ต๐ฎ.
La parrocchia dell’Immacolata รจ stata istituita nel 1962 ed รจ retta dal 1968 dai Padri Trinitari, di cui San Giovanni De Matha, nato a Faucon in Francia nel 1154 e morto a Roma nel 1213, ne รจ il Fondatore dell’๐ข๐ฟ๐ฑ๐ถ๐ป๐ฒ ๐ฅ๐ฒ๐น๐ถ๐ด๐ถ๐ผ๐๐ผ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ฆ๐ฎ๐ป๐๐ถ๐๐๐ถ๐บ๐ฎ ๐ง๐ฟ๐ถ๐ป๐ถ๐๐ฎ̀,
La presenza dei padri trinitari a Venosa si registra, come dicevo sopra, dal lontano 1968, dopo che i Salesiani abbandonarono la cittร .
Lo scopo dell’Ordine Trinitario, secondo le intenzioni di De Matha e la Bolla papale approvata dal papa Innocenzo III nel 1198, era quella di dedicarsi al riscatto degli schiavi cristiani in Africa a causa della pirateria navale che imperversava in quegli anni nel mediterraneo: visitano mercati, prigioni, luoghi di lavoro, trattano con autoritร e padroni, e liberano con regolare scrittura di riscatto i primi duecento schiavi; tutto registrato da un notaio.
Le loro risorse, raccolte con donazioni ed elemosine erano destinate per un terzo al mantenimento dei monaci, per un terzo all’assistenza di malati e pellegrini, e per un terzo al riscatto degli schiavi.
Questa la vera missione trinitaria che ha animato il loro spirito misericordioso in tutti questi secoli.
Oggi molte cose dal 1198 sono cambiate, sono cambiati gli stili, le modalitร , i bisogni, i disagi, le dipendenze e le schiavitรน.
I Trinitari hanno saputo raccoglierne e accrescerne l’ereditร salesiana con la loro vocazione missionaria, aiutando gli umili, i disagiati, gli emarginati, i disabili: la vera schiavitรน del mondo di oggi.
I Padri Trinitari indossano un abito bianco con croce rossa e azzurra sul petto, cappa e cappuccio neri.
Diverse e molteplici sono le testimonianze nei secoli che commemorano la presenza dei Padri Trinitari a Venosa.
A questo merito si รจ voluto dare atto nella cittadina oraziana innalzando un monumento alla loro opere misericordiose e alle libertร da questi disagi umani.
Questa opera in bronzo รจ stata concepita dai Padri Trinitari ed elaborata ed eseguita dall’artista venosino, il compianto ๐ ๐ถ๐ฐ๐ต๐ฒ๐น๐ฒ ๐๐ฟ๐๐ป๐ผ e da alcuni dei suoi collaboratori dello stesso Istituto.
Le cronache ci tramandano che il 14 novembre 1992 in occasione delle Celebrazioni del «Bimillenario Oraziano» fu inaugurato anche un Monumento dedicato alla “Libertร ” e posto nella omonima Piazza ‘San Giovanni De Matha’, intitolata per l’appunto al Fondatore dell’Ordine.
Il monumento, dell’altezza di circa 5 metri รจ prodotto in bronzo, rappresentano tre figure stilizzate di forma piatta, che con le braccia alzate si stagliano nel cielo.
“๐๐ป๐๐ผ๐ฐ๐ฎ๐ป๐ผ ๐ฎ๐น๐น๐ฎ ๐๐ถ๐ฏ๐ฒ๐ฟ๐๐ฎ̀, ๐ฎ๐น๐น’๐๐บ๐ผ๐ฟ๐ฒ ๐ฎ ๐๐ถ๐ผ ๐ฒ ๐ฎ๐น๐น’๐ฎ๐บ๐ผ๐ฟ๐ฒ ๐ฎ๐น๐น’๐๐ผ๐บ๐ผ”, cosรฌ ebbe a dire l’allora rettore dell’Istituto Trinitario e Direttore Pedagogico per disabili di Venosa ๐ฃ๐ฎ๐ฑ๐ฟ๐ฒ ๐๐ป๐ด๐ฒ๐น๐ผ ๐๐ถ๐ฝ๐ผ๐น๐น๐ผ๐ป๐ฒ.
Il gruppo scultoreo poggia su una base cilindrica, sormontata da grandi anelli stilizzati di catene spezzate e da tre triangoli istoriati con favolosi mosaici, che raccontano le opere misericordiose dell’Ordine Trinitario nei secoli.
“๐๐๐ข๐ฅ๐๐ ๐ง๐๐๐ ๐ง๐ฅ๐๐ก๐๐ง๐๐ฆ ๐๐ง ๐๐๐ฃ๐ง๐๐ฉ๐๐ฆ ๐๐๐๐๐ฅ๐ง๐๐ฆ”
“Gloria a Te Trinitร e libertร ai prigionieri”, cosรฌ recita la scritta in mosaico che avvolge la base del monumento.
Ed una targa sempre a mosaico incassata al suolo encomia le caratteristiche del Fondatore:
“๐๐ ๐๐๐ฅ๐๐ง๐̀ ๐ฅ๐๐๐๐ก๐ง๐ฅ๐๐๐ ๐๐ ๐ฆ๐๐ก ๐๐๐ข๐ฉ๐๐ก๐ก๐ ๐๐ ๐ ๐๐ง๐๐ ๐๐ข๐ก๐๐๐ง๐ข๐ฅ๐ ๐๐๐๐’๐ข๐ฅ๐๐๐ก๐ ๐๐๐๐๐ ๐ฆ๐ฆ ๐ง๐ฅ๐๐ก๐๐ง๐̀ ๐ญ๐ญ๐ฑ๐ฐ – ๐ญ๐ฎ๐ญ๐ฏ
Questo bellissimo monumento ricorda da vicino perรฒ un altro monumento simile, somigliante nella progettazione, ma differente nelle finalitร : รจ quello dedicato al Marinaio d'Italia dalla Marina Militare Italiana. Singolare davvero la somiglianza e la comparazione.
Opera in bronzo realizzata dallo scultore Vittorio Di Cobertaldo nel 1974 รจ ubicata in Corso Due Mari al porto di Taranto
La scultura, di circa 7 metri, raffigura due marinai stilizzati di forma piatta nell'atto di salutare le imbarcazioni che si accingono ad attraversare il canale navigabile, che collega il Mar Grande con il Mar Piccolo, levando verso l'alto il tipico berretto da marinaio con la mano destra.
“AI MARINAI DELLE FORZE NAVALI ITALIANE L'AMM. D'ARMATA A. IACHINO II GUERRA MONDIALE 1940-44”. Questo recita l’iscrizione sul piedistallo del monumento.
A Venosa l’attivitร รจ rivolta all’eliminazione delle nuove forme di schiavitรน, di oppressione, di violenza, di pregiudizio e alla promozione della solidarietร e della comunione tra le persone.
Io stesso ho frequentato per diversi lustri l’istituto dei Padri Trinitari, giร dal 1971, quando la mia mamma iniziรฒ a lavorare tra quelle mura. Le condizioni erano completamente diverse da oggi, i tempi erano duri, pionieristici.
Sono ormai 60 anni che i Padri Trinitari sono presenti nella nostra cittadina e in tutti questi anni ho avuto modo di conoscere molti dei Padri di questo secolare Ordine.
Diversi si sono avvicendati negli anni e dei quali ho un ottimo ricordo: di ๐ฃ๐ฎ๐ฑ๐ฟ๐ฒ ๐ข๐ฟ๐น๐ฎ๐ป๐ฑ๐ผ ๐ก๐ฎ๐๐ฎ๐ฟ๐ฟ๐ฎ in primis ho il ricordo piรน caro, รจ stato il pioniere dell’Istituto; il primo che ho conosciuto ed a lui sono molto legato affettuosamente, ๐ฃ๐ฎ๐ฑ๐ฟ๐ฒ ๐ฆ๐ฎ๐น๐๐ฎ๐๐ผ๐ฟ๐ฒ, ๐ฃ๐ฎ๐ฑ๐ฟ๐ฒ ๐๐ผ๐ฟ๐๐๐ป๐ฎ๐๐ผ, ๐ฃ๐ฎ๐ฑ๐ฟ๐ฒ ๐๐ฒ๐ฟ๐ฎ๐ฟ๐ฑ๐ผ, ๐ฃ๐ฎ๐ฑ๐ฟ๐ฒ ๐๐ฎ๐ฒ๐๐ฎ๐ป๐ผ, ๐ฃ๐ฎ๐ฑ๐ฟ๐ฒ ๐๐ป๐ด๐ฒ๐น๐ผ, ๐ฃ๐ฎ๐ฑ๐ฟ๐ฒ ๐ฃ๐ฎ๐๐ฐ๐ฎ๐น ed infine ๐ฃ๐ฎ๐ฑ๐ฟ๐ฒ ๐๐ป๐ถ๐ฐ๐ฒ๐๐ผ ed operatori come il compianto ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐ณ ๐ง๐ผ๐บ๐บ๐ฎ๐๐ผ (๐ฆ๐ถ๐๐ถ๐ป๐ผ) ๐ฉ๐ถ๐ด๐น๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ, ๐ ๐ถ๐ฐ๐ต๐ฒ๐น๐ฒ ๐๐ถ๐ผ๐ฟ๐ด๐ถ๐ผ, ๐๐ป๐ด๐ฒ๐น๐ฎ ๐ก๐ฎ๐๐ฎ๐ฟ๐ฟ๐ฎ, ๐๐ป๐๐ผ๐ป๐ถ๐ผ ๐๐ฎ๐ฟ๐ฒ๐ป๐ถ๐ป๐ถ, ๐๐ป๐๐ผ๐ป๐ถ๐ผ ๐ฆ๐ฒ๐น๐น๐ถ๐ป๐ถ; ho conosciuto anche tanti ragazzi ospiti della “Casa Ada Ceschin Pilone”, dei quali ho sempre avuto rispetto ed amicizia, uno per tutti il compianto ๐ฉ๐ถ๐ป๐ฐ๐ฒ๐ป๐๐ผ ๐ฆ๐๐ผ๐๐๐ถ, non potrei nominarli tutti, ma tutti mi hanno lasciato un loro ricordo ed un affetto.
“๐๐๐ข๐ฅ๐๐ ๐ง๐๐๐ ๐ง๐ฅ๐๐ก๐๐ง๐๐ฆ ๐๐ง ๐๐๐ฃ๐ง๐๐ฉ๐๐ฆ ๐๐๐๐๐ฅ๐ง๐๐ฆ”
“Gloria a Te Trinitร e libertร ai prigionieri”: il motto dei Padri Trinitari.
Oggi gli umili, i disagiati, gli emarginati, i disabili sono i veri schiavi del mondo di oggi: “Invocano alla Libertร , all’Amore a Dio e all’amore all’uomo”, aiutiamoli.
Queste le parole di Padre Angelo Cipollone. Questa la vera missione trinitaria che da sempre anima il loro spirito misericordioso in tutti questi secoli in tutto il mondo nel rispetto del loro fondatore San Giovanni De Matha’.
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