La mia Venosa

Descrivo in queste pagine la mia città, la mia Venosa.
Narro la Venosa che a me piace.
La Venosa storica e culturale; quella ricca di tradizioni e di valori.
Parlo della Venosa nella quale mi riconosco e nella quale sono cresciuto.
Questa è la Venosa che voglio cantare.

sabato 1 luglio 2017

Gli "Apostoli di Sant'Andrea" - San Giuda Taddeo

L’Apostolo Giuda Taddeo non va confuso con l’altro Giuda, discepolo più conosciuto e popolare, detto l’Iscariota.
Il dipinto di San Giuda Taddeo è collocato in alto sulla navata di destra della chiesa, tra gli altari laterali di San Felice e della Madonna dell’Assunta all'interno della Cattedrale di Venosa (PZ).
 L’iconografia e la tradizione ci presenta Giuda Taddeo come un uomo maturo, con la barba riccia, di color marrone e grigia. Ha i capelli dello stesso colore, lunghi ed ondulati sulle spalle.
Indossa una tunica di color verde oliva, con colletto ribaltato di color marrone e un mantello di color rosa antico sulla spalla sinistra.
Nella mano destra stringe un libro, simbolo dei suoi scritti, mentre con la mano sinistra afferra una lancia, simbolo del suo martirio.
Giuda Taddeo deriva da ”tad” che significa misterioso, amabile, generoso, mentre “lebbeo” coraggioso. Visse in Mesopotamia, in Giudea, in Libia e in Persia, dove evangelizzò e fece il missionario.

Egli è identificato come il figlio di Alfeo e di Maria di Cleope e fratello di Giacomo minore.
Taddeo indirizzò una lettera ai fedeli contro i bestemmiatori a gli eretici.
Trovò il martirio colpito con una lancia.
Viene invocato solitamente dai malati, dai poveri contro la miseria e l’angustia del cuore ed era patronodei casi disperati, degli impossibili e degli affari senza rimedio.
I suoi attributi sono: la barca, il bastone da pellegrino e la lancia.
Il ciclo dei dipinti, come dicevamo sopra, è attribuito dalla storiografia al pittore Giuseppe Pinto di presunte origini locali, operante a Venosa nel secolo XVII.
Il quadro fa sempre parte, di una serie di dipinti attribuiti al pittore locale Giuseppe Pinto, quadri con cornici mistilinee, che corrono lungo le pareti perimetrali della Cattedrale di Venosa (PZ) e rappresentano i SS. Apostoli. I quadri sono tutti dipinti ad olio su tela.
Il ciclo dei quadri è composto da dodici dipinti delle medesime dimensioni, più uno notevolmente più grande che rappresenta Sant'Andrea, a cui la chiesa è dedicata.
Bisogna dire che i dipinti pur essendo di notevole fattura, purtroppo si apprezzano poco, perché collocati troppo in alto per ammirarne la bellezza e le caratteristiche, prima del restauro erano addirittura contornate da maestose cornici barocche.

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